Il rimedio naturale contro le zanzare? Cercalo nei fondi di caffè

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Ti sembrerà uno scarto innocuo, ma il fondo esausto del caffè contiene sostanze inquinanti che stanno diventando un vero e proprio problema per l’ambiente. Un nuovo studio avrebbe però trovato il modo di risolvere due problemi con un’unica soluzione: sembra che questi rifiuti siano un ottimo rimedio naturale contro le zanzare tigri.

 

Ogni mattina ti preparerai almeno un caffè. E ogni mattina getterai nel bidone il fondo esausto. Siccome la sua destinazione è il bidone dell’umido, penserai che non inquini. E invece, non è così: le sostanze tossiche che rimangono nella polvere anche dopo la tostatura e dopo la cottura e gli esperti si stanno occupando già da anni del problema ambientale che rappresentano questi scarti. La soluzione migliore, come sempre, è quella di riutilizzarli. Secondo uno studio dell’Università della Malaysia non solo li puoi riciclare, ma possono anche aiutati a combattere un vero e proprio fastidio dell’estate: le zanzare.

In particolare, quelle tigre, le cui punture rischiano anche di trasmettere malattie infettive, che si stanno diffondendo anche in Europa a causa dell’aumento di viaggi, soprattutto di tipo commerciale. Come forse già saprai, sono gli esemplari femmina quelli che ti ronzano per ore nelle orecchie, alla ricerca di un capillare da cui prelevare qualche goccia di sangue. Il siero, infatti, serve per nutrire le uova appena deposte.

Il caffè impedirebbe alle uova di giungere alla maturazione embrionale e accorcerebbe la vita degli insetti

Il caffè eliminerebbe il problema alla base: se distribuisci i fondi nei sottovasi, le culle preferite da questi insetti, dovresti scoraggiare il deposito dei nuovi nati e allontanare le zanzare da casa tua. Le sostanze contenute in questi scarti sono così tossiche per loro, che ridurrebbero la maturazione embrionale e non permetterebbero la schiusa delle uova. Inoltre, lo studio ha dimostrato che gli insetti nati in un luogo dove era presente anche la polvere marrone, avevano una durata della vita ridotta.

I ricercatori sono al lavoro per capire se sia possibile sviluppare prodotti antizanzare, come zampironi o spray repellenti, a partire da questo rimedio naturale. In questo modo si risolverebbero due problemi: niente più fastidiose punture, con annesso rischio di contagio da virus, e riduzione dei rifiuti inquinanti prodotti.

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