Alfonso Bialetti nel 1933 ideò la prima moka da caffe’ espresso a vapore acqueo✨

Era il 1933 quando Alfonso Bialetti, nella sua officina per la produzione di semilavorati in alluminio – Alfonso Bialetti & C. Fonderia in Conchiglia – di Crusinallo (VB), diede vita ad un nuovo apparecchio per preparare il caffè: la Moka Express, dal nome della città yemenita di Mokha, una delle prime e più rinomate zone di produzione di caffè.

Il nuovo apparecchio, vero gioiello di ingegneria, fu una vera e propria rivoluzione dell’epoca.

La moka aveva, allora come oggi, una struttura in lega di alluminio con maniglie in bachelite ed era composta da tre parti: il bollitore o caldaia, il filtro dosatore e il raccoglitore per il caffè. Come previsto dal brevetto del sistema “Moka”, la forma (in sezione trasversale) ottagonale serviva (serve) ad aumentare la presa in caso di superficie bagnata. Il progetto rimane tutt’ora invariato nella sua totalità dopo ottant’anni e la sua produzione avviene ancora in Italia.

Elegantissima, futurista, famosa in tutto il mondo, se ne sta lì, in piedi, nella collezione permanente della Triennale di Milano, in quella del MoMA di New York e nella nostra cucina.

Democratica, umile e funzionale: come voleva il dogma del design razionalista, con un prezzo accessibile a tutti.

Con quel fischio familiare e quel profumo di caffè che ti avvolgono ogni mattina, rendendoti misteriosamente felice, appartiene a quella classe di oggetti che solo uno sciocco potrebbe credere inanimati.

Foto articolo – Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’ industria, del commercio e dell’artigianato, Ufficio italiano brevetti e marchi, serie Modelli, n.34833 Moka Bialetti.

Fonte : web e bialetti.it

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