Ecco perché la rivoluzione delle capsule deve passare per contenitori eco sostenibili

Il settore del caffè porzionato è sicuramente sotto la lente di ingrandimento per molte aziende caffeicole, che però si trovano a competere sul terreno delle capsule: devono svoltare verso soluzioni che rispettino maggiormente l’ambiente.

 

MILANO – Caffè Vergnano ha già rivoluzionato il mercato del porzionato circa tre anni fa, con il lancio della prima linea Èspresso1882 di capsule compostabili e compatibili con le macchine a uso domestico a marchio Nespresso®*. Oltre che con le macchine Èspresso1882 Trè.

Le capsule sono infatti state le prime in commercio certificate “Ok compost” da Vinçotte (ente riconosciuto a livello internazionale). In quanto smaltibili nel bidone dell’umidosenza bisogno di separare l’involucro dal caffè.

Capsule riciclabili: qual è la situazione presente?

Insomma, le capsule di caffè rallentano, magari a causa dell’aspetto ecologico che sembra interessare molti consumatori?

Nel mondo del caffè macinato la rivoluzione mondiale avvenuta con l’entrata sul mercato della capsula di caffè non si è arrestata.

Lo dimostrano, oltre Caffè Vergnano, la Nestlè e la creazione di Nespresso e Dolce Gusto. Ma anche Lavazza, che in Italia fece un tentativo con la capsula fap espresso point.

In Italia, la patria dell’espresso

Va da sè che proprio qui, l’utilizzo della capsula è ancora più considerato rispetto ad altri Paesi del mondo, per la particolare dedizione che la nostra cultura ha nei confronti del caffè al bar.

Di fatto, al contrario che negli altri Paesi, le capsule sono riuscite a portare nelle mura domestiche il caffè del Bar. Non vi riuscì la cialda, è riuscito alle capsule.

Nestlè ha provato a mantenere sul sistema chiuso delle sue macchine l’esclusiva della produzione delle capsule. Ma la guerra planetaria ingaggiata contro i fabbricanti di compatibili è stata persa praticamente dappertutto. Aprendo così il campo a tutti i leaders del settore che, anche in Italia, hanno sempre dominato il mercato.

Lavazza, Kimbo e tutte le Private Label

Si sono così cimentate verso il settore che da anni erode quote al caffè macinato ed oggi ha raggiunto una quota di mercato che si avvicina rapidamente al 30% del valore di fatturato Gdo (Super+Iper).

Il fenomeno della capsula di caffè

Questo, nonostante un grande vento in poppa, presenta  delle criticità che le grandi aziende hanno già messo a fuoco e cercato di risolvere.

Nel grafico sotto si possono leggere le prime referenze del Top Ean delle capsule di caffè e verificare il loro trend. Come si può vedere, in generale, non si può certo dire che sia ancora la categoria con le praterie davanti agli occhi.

Infatti i top sellers stanno iniziando a calare di fatturato a significare che la rivoluzione in atto va forse gestita più a dovere.

Lavazza, secondo diversi rumors, sta pensando ad una strategia promozionale più intensa sulle capsule rispetto al passato.

L’impatto ambientale del prodotto

Ormai è un tema sempre più discusso tra le aziende del settore. Infatti non poche associazioni di consumatori hanno iniziato ad alzare la voce portando a conoscenza dei media il bassissimo impatto ambientale delle capsule.

In un periodo dove l’attenzione alla salute sta iniziando a spostare importanti fatturati, anche il tema dell’impatto ambientale è una delle più pericolose armi contro la crescita del segmento.

Non è un segreto che tutte le aziende multinazionali stanno lavorando alacremente per aggiornare l’offerta verso un prodotto che trovi quegli aspetti di rispetto per l’ambiente che sono propri del caffè macinato ed anche delle cialde. In quanto prodotti riciclabili nei rifiuti organici.

Filicori lavazza firma 

 Fonte : comunicaffe.it
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